giovedì 7 ottobre 2010 0 commenti

Uno sciocco

Agricola quidam, stultissimus vir, cum in agello suo parvum thesaurum invenisset, ad mercatum properavit et robustissimum equum emit.
Inter accolas nemo equum validiorem habebat.
At agricola, cum in agris proximis vaccam vidisset, sic cogitavit: "Vacca multo utilior quam equus est: mihi certe copiosissimum lac et plurimos vitulos praebebit".
Itaque mutationem animalium fecit et maximo cum gaudio vaccam in stabulum duxit.
Postridie autem agricola pulcherrimum asellum aspexit : in eius fronte macula candidior nive fulgebat et simillima lunae falci; statimque vaccam asello mutavit.
Cum postea in ovem pinguissimam incidisset, exclamavit: "Numquam vellus spissius molliusque vidi: profeto asinus meus deterior ove tam pingui nitidaque est! Asinum igitur ove permutabo."
Mutatio facillima fuit et etiam facilior ovis mutatio pro cane et canis pro ansere et anseris pro gallina.
Nocte autem volpis, cum in gallinarium penetravisset , gallinam voravit.
 
 
Un contadino, un uomo molto sciocco, avendo trovato nel suo campicello un piccolo tesoro, andò di corsa al mercato e comprò un cavallo molto robusto. 
Nessuno fra gli abitanti aveva un cavallo più vigoroso. 
Ma il contadino, avendo visto nei campi vicini una vacca, penso cosi' :"La vacca è molto più utile del cavallo: mi fornirà sicuramente latte in abbondanza e parecchi vitellini".
Perciò fece cambio di animale e con grande gioia condusse la vacca alla stalla. 
Ma dopo alcuni giorni vide un bellissimo asino: nella sua fronte si distingueva una macchia più candida della neve e molto simile alla falce della luna; e subito scambiò la vacca con l' asino.
In seguito essendosi imbattuto in una pecora molto grassa, esclamò:"Non ho mai visto un vello più spesso e morbido: senza dubbio il mio asino è peggiore di una pecora così grassa e bianca! Quindi cambierò l' asino con la pecora"
Lo scambio fu molto semplice e ancor più facile lo scambio della pecora con un cane, e del cane con un' oca e della oca con una gallina.
Ma di notte una volpe, essendo entrata nel pollaio, divorò la gallina.
 
martedì 5 ottobre 2010 0 commenti

Un ricco ignorante e il filosofo Aristippo

Olim ad Aristippum, clarissimum philosophum, venit homo ditissimus rogaturus ut filius erudiretur.
Philosophus quia in maxima egestate erat, molestum atque incommodum munus non recusavit, sed pro mercede plurimos nummos postulavit.
Pretium vero exterruit patrem qui, cum avarus indoctiorque homo esset, putavit mercedem petitam nimiam esse.
Itaque indignationem aegre dissimulans exclamavit : Si ita est , filium minus doctum sed certe locupletiorem apud me retinebo; nam minore impensa mancipium emere possum.
Stultissimo homini statim Aristippus respondit: At tu recte facis : eme mancipium , atque ita habebis duo! 


Una volta da Aristippo, famosissimo filosofo, venne un uomo assai ricco per chiedere che il figlio venisse istruito. 
Il filosofo poichè era in massima povertà, non rifiutò l'incarico fastidioso e scomodo, ma per compenso chiese moltissimi soldi. 
Il prezzo in verità terrorizzò il padre che, essendo un uomo avaro e ignorante, ritenne che la ricompensa chiesta fosse eccessiva. 
E così nascondendo a stento l'indignazione esclamò: se è così, terrò con me un figlio meno dotto ma certamente più ricco, infatti posso comprare con una minor spesa un servo. 
Allo stoltissimo uomo Aristippo subito rispose: ma tu fai giustamente: compra uno schiavo, e così ne avrai due!

 
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